Filiera della Frutta in Guscio

Con frutta in guscio, spesso chiamata anche frutta secca, ci si riferisce a quei tipi di frutti composti da un guscio duro e resistente che protegge un seme, in genere la parte edibile.
La frutta secca più diffusa è rappresentata da noci, mandorle, nocciole, pistacchi e pinoli, coltivati e prodotti in Italia, cui vanno ad aggiungersi frutti più esotici, quali anacardi, noci brasiliane, noci Pecan o di Macadamia.
Sono alimenti dall’alto valore nutritivo: ottime fonti proteiche con un elevato contenuto di grassi insaturi, ricchi di vitamine, minerali, fitosteroli.
Sono particolarmente indicati per il mantenimento di un normale livello di colesterolo nel sangue e per la loro azione antiossidante e antinfiammatoria.
Proprio queste proprietà nutritive rappresentano una grande opportunità per la filiera, che deve adeguarsi ad un modello di consumo del prodotto in costante crescita trovando il modo di implementare la sostenibilità delle coltivazioni.

Le fasi di produzione e lavorazione della frutta in guscio variano a seconda del frutto e della destinazione del prodotto.
A titolo esemplificativo si riportano le principali fasi di produzione della nocciola:

• Raccolta del frutto da parte dei produttori agricoli, che immettono poi la materia prima nel circuito distributivo attraverso grossisti, mediatori, oppure organizzazioni dei produttori ortofrutticoli;
• Prima trasformazione: le imprese di prima trasformazione svolgono una fase di primo trattamento e manipolazione del prodotto.

A seconda della destinazione del frutto le fasi successive sono:

• Pulitura;
• Asciugatura;
• Calibratura;
• Sgusciatura;
• Lucidatura;
• Tostatura;
• Sgranellatura;
• Plastificazione;
• Confezionamento.

Il prodotto viene quindi venduto o sul mercato del fresco o ad industrie dolciarie che lo trasformano per ottenere i loro prodotti finiti.
I consumi di frutta secca a livello mondiale sono in netto aumento, hanno superato i due milioni di tonnellate nel 2020.
L’Europa è il continente con il consumo maggiore (26%), seguito dal Nord America (23%) e dall’Asia (20%).
I dati del 2020 sulla produzione di frutto in guscio in Italia riportano 146.698 ettari di superficie dedicati a questo tipo di coltivazioni, per una produzione totali di 2.312.698 quintali di frutta e per un valore della produzione di 525,1 milioni di euro.
La nocciola, in Italia, è la specie di frutta in guscio a cui sono dedicati più ettari di coltivazione (80.275), seguito dalla mandorla (52.646), al terzo posto la noce con una superficie di produzione di 4.933 ettari, mentre gli ettari utilizzati per la coltivazione di carrubo, pistacchio e altra frutta a guscio sono in tutto circa 11.000.