
mar 28
Negli ultimi cinquant’anni, le modalità di produzione e consumo alimentare hanno generato impatti significativi sugli ecosistemi e sulle comunità umane. Le filiere alimentari globalizzate, sempre più intricate e omologate, hanno interrotto molte delle relazioni tra unità ecologiche che tradizionalmente rendevano la produzione di cibo il risultato di un rapporto sano con la natura. Questo approccio economico eccessivamente predatorio ha superato i limiti planetari e sociali, mettendo a repentaglio la nostra “casa comune”, l’ambiente condiviso. La graduale e pluridecennale erosione del capitale naturale, derivante dal paradigma economico lineare, mina la stabilità del capitale culturale, ostacolando il dialogo interpersonale e compromettendo le basi dello sviluppo sostenibile. In questo contesto, sottolineare l’esistenza di sistemi interconnessi, in cui l’umanità dovrebbe agire come parte non invasiva, richiama l’importanza di rivolgersi al settore alimentare per promuovere un cambiamento di paradigma economico-sociale in chiave circolare. Questo implica un ritorno all’attenzione alle comunità, alla qualità delle relazioni e alla sostanza dei comportamenti, con la finalità di evitare di compromettere i rapporti con il miglior fornitore di materia prima che il genere umano conosca: la natura.
Parleremo di "Circular Economy for Food" con
Digital Food Ecosystem è una partnership guidata da aizoOn in collaborazione con imprese partner di tecnologia, università e centri di ricerca che offre al comparto Agrifood soluzioni che rispondono alle sfide ed ai bisogni puntuali delle aziende in relazione agli ambiti:
La capacità di proposta di DFE nasce dall’esperienza e dai risultati ottenuti nell’ambito del programma di ricerca Food Digital Monitoring (FDM).
DFE è un ecosistema che mette a disposizione della filiera agroalimentare una specifica e distintiva capacità di innovazione digitale, completa per approccio, metodi, strumenti e tecnologie.